Nonostante un ottobre che persiste con temperature maggiori rispetto alle medie storiche stagionali, fenomeno, ad onor del vero, che persiste ormai da qualche anno, la cosiddetta “bella stagione” volge ormai al termine. Ed in alcune zone del nostro paese, ormai, i termosifoni sono già accesi. Ogni regione, per quanto ovvio, fa storia a sé.

Il nostro paese, infatti, è suddiviso in sei macro-aree climatiche, stabilite sulla base delle temperature giornaliere. Queste sei zone vengono identificate con una lettera dell’alfabeto, in un ordine da quelle più calde (lettera A) alle più fredde (lettera F). Un ordine che varia, per quanto ovvio, da regione a regione, anche se, tendenzialmente, possiamo affermare che la maggior parte delle regioni meridionali rientrano nelle prime lettere, mentre quelle settentrionali nelle ultime.

Scendiamo, ora, nel dettaglio di ogni singola zona, verificando quando sarà possibile accendere i termosifoni e, soprattutto, per quanto tempo potranno essere in funzione durante la giornata. Partiamo dalla lettera A, dove  sono incluse – come poc’anzi scritto – le zone dove le temperature sono più elevate e, non di rado, l’accensione del riscaldamento è  opzionale: è capitato,  infatti, che gli abitanti di queste zone non hanno mai acceso il riscaldamento durante qualche inverno passato.

ZONA A

La Zona A, che comprende – tra le altre – l’Isola di Lampedusa, Linosa e Porto Empodocle, riguarda quelle località con gradi giorno inferiori a 600, zone, oggettivamente, dove è fondamentale che l’aria condizionata sia in funzione anche in stagioni che vanno oltre il mero periodo estivo. In queste località sarà possibile accendere il riscaldamento a partire dal giorno 8 dicembre fino al 7 marzo, per una durata giornaliera di 5 ore.

ZONA B

Discorso leggermente differente, invece, per la Zona B, dove troviamo – ad eccezione delle province di Ragusa (zona C), Enna (zona E) e Caltanissetta (zona D) – la quasi totalità delle province siciliane, oltre a quelle di Reggio Calabria e Crotone. In questa fascia vengono racchiuse le province con gradi-giorni compresi tra 600 e 900: il riscaldamento potrà entrare in funzione dal 8 dicembre e spegnersi entro il 23 marzo, restando in funzione per 7 ore giornaliere.

ZONA C

La zona climatica denominata con la lettera C, nella quale sono incluse quelle province con gradi-giorno tra 901 e 1400, include una vasta fetta del nostro meridione. Ad esempio, è presente l’intera Puglia, un cospicuo numero di province campane (Napoli, Salerno, Caserta e Benevento) e sarde (Cagliari, Sassari e Oristano), oltre alla presenza di una provincia dell’Italia Settentrionale (Imperia). in queste province, il riscaldamento si potrà accendere a partire dal 22 novembre e dovrà spegnersi entro il 23 marzo, per un totale di ore giornaliere non superiore a 9.

ZONA D

La Zona D, invece, coinvolge una vasta fetta delle province presenti nell’Italia Centrale, tra le quali spicca la località italiana maggiormente ammirata nel mondo, quel luogo dove poter vivere vacanze indimenticabili ammirando beltà artistiche e, perché no, vivere l’ebbrezza delle nottate romane in compagnia di uomini e donne affascinanti come queste escort Roma. Oltre alla Capitale, la quarta fascia climatica italiana vede coinvolte altre città di grande richiamo artistico come Firenze, Genova e Pisa: i termosifoni saranno utilizzati dal 8 novembre al 7 aprile per 11 ore giornaliere.

ZONA E

La Zona E riguarda la maggior parte delle regioni dell’Italia Settentrionale, anche se non mancano alcune eccezioni come Enna, Campobasso, Rieti, Frosinone, L’Aquila, Perugia, Potenza e Arezzo. In questa zone troviamo città estremamente importanti per il nostro paese come Milano,Torino, Bologna e Venezia: il periodo di accensione dei termosifoni va dal 22 ottobre al 7 aprile per 13 ore giornaliere.

ZONA F

La Zona F, infine, vede coinvolte solo tre province del nostro splendido paese: Cuneo, Belluno e Trento. In questa zona non sussiste alcun limite: in caso di necessità, il riscaldamento potrà essere acceso in ogni momento dell’anno.