Nell’ultimo periodo storico il tema del risparmio energetico e della sostenibilità ambientale hanno assunto un valore sempre più importante. In questo contesto la caldaia a pellet rappresenta un’ottima soluzione in quanto ha peculiarità favorevoli importanti.

Per ottenere queste finalità e contemporaneamente godere dei benefici del riscaldamento risultano necessari impianti avanzati, sicuri e garantiti, oltre alla facilità di manutenzione e pulizia ed approvvigionamento del combustibile, senza trascurare l’efficienza energetica e la riduzione dei costi.

Le peculiarità di una caldaia a pellet

  1. Il riscaldamento mediante una caldaia a pellet costa poco più della metà rispetto agli impianti a gas tradizionali e questo comporta un risparmio notevole ed una migliore convenienza dal punto di vista economico.
  2. Gli incentivi fiscali previsti per l’acquisto e l’installazione delle caldaie a pellet è del 65% sia per il prodotto in sè che per le spese di posa in opera. Queste detrazioni sono previste dal Conto Termico che consente anche un incentivo del 40% per il miglioramento energetico degli edifici. Questi contributi favoriscono l’investimento e la convenienza e permettono di ammortizzare la spesa in breve tempo.
  3. Il pellet è un tipo di combustibile ecologico formato principalmente da segatura pressata e non genera polveri in maniera eccessiva durante la combustione. Esso è composto principalmente da scarti del legno, segatura, trucioli o parti di alberi riciclati. Un altro vantaggio è quello pratico, essendo facile da stipare ed accatastare e rappresenta una soluzione salva-spazio rispetto alla legna; viene venduto in grandi sacchi facilmente reperibili nei negozi di fai da te.
  4. É caratterizzato da buon rendimento termico per questo, in linea di massima, possono bastare quattro bancali di pellet per coprire l’intera stagione invernale.
  5. Altri fattori favorevoli sono rappresentati dalla semplicità di gestione e manutenzione, possibile grazie ad un funzionamento completamente automatizzato della caldaia, meccanismo di carico semplificato del pellet e da procedure di rimozione di cenere, sporco e fuliggine mediante griglie e cassetti estraibili ideate appositamente a tale scopo.
  6. La caldaia a pellet è caratterizzata da grande versatilità ed efficienza grazie al suo funzionamento che non richiede particolari interventi di gestione ed è in grado di produrre in ogni stagione l’acqua calda sanitaria.
  7. I modelli più avanzati e premium consentono anche un’integrazione domotica e possibilità di comando da remoto in perfetta sintonia con gli altri dispositivi smart. Ciò consente di procedere all’accensione anche a distanza mediante l’uso dell’apposita app per smartphone o automatizzata mediante l’apposito programma in base alle personali preferenze.

Caldaia a pellet: caratteristiche e nuove proposte

Procediamo ora con l’analizzare le caretteristiche principali e le componenti di questi dispositivi.

Il funzionamento prevede che il pellet venga bruciato all’interno della camera di combustione ed il calore sprigionato viene usato per riscaldare il fluido che scorre nell’impianto, che cede calore all’ambiente mediante radiatori o pannelli radianti per irraggiamento o convezione.

La caldaia a pellet si compone di cinque elementi principali:

  • il serbatoio dove alloggiare il combustibile
  • la camera di combustione
  • le serpentine che contengono il fluido
  • il sistema di carico e trasferimento del pellet
  • il contenitore degli scarti della combustione

Le recenti ingegnerizzazioni nel settore hanno consentito di compattare il più possibile il volume della caldaia a pellet rendendola poco più voluminosa delle comuni caldaie alternative.

Il modello classico di caldaia a pellet prevede un carico del combustibile nella parte superiore così da risultare anche salva-spazio; una capacità di carico media è intorno ai trenta chilogrammi che consentono alla caldaia di lavorare anche per più giorni in caso di utilizzo medio, oppure di un giorno intero alla massima potenza di combustione.

PelletIl pellet viene versato nel serbatoio di accumulo per poi essere prelevato automaticamente dal sistema meccanico che lo lascia cadere un po’ per volta nella camera di combustione. L’alimentazione viene gestita da un duplice sistema: il primo prevede che la valvola stellare dosi il combustibile a seconda della necessità, fungendo anche da dispositivo di sicurezza che impedisce alle fiamme di giungere al serbatoio; la coclea posizionata al di sotto della valvola stellare si occupa invece di trasportare il pellet all’interno della camera di combustione. Questi metodi sicuri consentono anche di caricare il pellet nel serbatoio durante il normale funzionamento della caldaia.

É possibile programmare l’accensione in maniera autonoma in base alle necessità di calore dell’acqua calda sanitaria o attraverso una sonda/termostato che verifica la temperatura ambientale.

Le ceneri derivanti dalla combustione vengono rimosse meccanicamente mediante una griglia autopulente ed un sistema che le trasporta in un vassoio accessibile così da poterlo svuotare, operazione necessaria al massimo due o tre volte all’anno.

Esistono diverse caldaie a pellet in base alle esigenze specifiche di ognuno ed alle caratteristiche degli ambienti in cui verranno impiegate. Per questo è possibile scegliere per uno stesso modello tra le varie versioni caratterizzate da una diversa potenza, ad esempio può accadere di trovarsi a dover scegliere tra 50, 60, 80 o 100 kW.

Non è raro che il pellet venga anche denominato cippato; quest’ultimo infatti è costituito da legno in scagliette ottenuto dallo scarto grezzo della piallatura.

I modelli che presentano una potenza maggiore sono caratterizzati anche da un maggior volume ed ingombro per raggiungere quell’efficacia che li contraddistingue, è bene considerare questo fattore perché non sempre si ha a disposizione molto spazio da dedicare integralmente all’impianto di riscaldamento.

In questi casi anche il serbatoio del pellet è di dimensioni notevoli e viene proposto in maniera anche indipendente con un apposito condotto che si occupi del trasporto del pellet all’interno della camera di combustione in maniera automatizzata attraverso un sistema ad aspirazione oppure con un meccanismo apposito che si avvale della vite senza fine.

In queste situazioni viene previsto anche un bollitore supplementare per la caldaia così da garantire la rapida reperibilità di acqua calda sanitaria per i servizi.

Di contro, il vantaggio è rappresentato dal funzionamento assolutamente automatizzato e manutenzioni e pulizia agevolate; ma il fattore determinante è sicuramente l’elevata efficienza energetica che può raggiungere un valore pari al 95%.

L’impianto base di una caldaia a pellet prevede però che l’acqua calda sanitaria venga ottenuta mediante altri sistemi come scaldabagni o pannelli solari; esistono dei kit complementari ad essa che la rendono capace di rispondere anche a questa necessità, contribuendo significativamente alla riduzione di fabbisogno energetico dell’immobile.

Esistono inoltre delle caldaie a pellet pensate per la duplice funzione senza necessità di adattamento; esse prevedono un funzionamento invernale a pieno regime che include il riscaldamento e la produzione di acqua calda ed un funzionamento estivo in cui provvedono soltanto al riscaldamento dell’ACS.

In questo caso, al fine di ottemperare ad entrambe le necessità, il quantitativo di pellet necessario aumenta proporzionalmente ed allo stesso modo anche la loro gestione prolungata anche nel periodo estivo.

Vengono comunemente realizzati dei modelli compatti e di ridotte dimensioni per chi ha a disposizione piccoli spazi come ripostigli e sottoscala; ma questo non vuol dire rinunciare a buone caratteristiche tecniche, infatti garantiscono comunque una classe energetica A+ ed una potenza nominale anche di 12 kW, caratteristiche più che valide per le abitazioni di città.

Ogni modello presenta delle peculiarità, sono stati realizzati anche delle caldaie per una più facile pulizia, gestione e manutenzione mediante un apposito kit di serie che prevede dispositivi per l’evacuazione della cenere e comodi sistemi di carrelli e vassoi che facilitano le operazioni di svuotamento e smaltimento delle ceneri, come accennato in precedenza.

Può capitare di avere a propria disposizione soltanto spazi stretti e lunghi per l’alloggio della caldaia, in questo caso vengono realizzati dei modelli di caldaia a pellet definiti ‘slim’, adatti a queste situazioni e senza dover rinunciare a potenza ed efficienza. Delle specifiche tecniche appositamente studiate consentono anche attacchi idraulici posteriori o laterali che riducono gli spazi occupati.

Per agevolare la gestione e manutenzione di serbatoio e caldaia è possibile anche scegliere soluzioni separate dei due elementi così da poterli collocare anche in locali diversi ma adiacenti, garantendone comunque il corretto funzionamento mediante un gruppo bruciatore esterno di tipo soffiato, che prevede una ventola per il corretto funzionamento; il sistema prevede anche un serbatoio remoto di grandi dimensioni (capace di contenere fino a 100 chili di pellet) con possibilità di personalizzazioni in fase di montaggio.

Esistono poi dei modelli indirizzati maggiormente alle performance, essi garantiscono dei rendimenti energetici ancora più alti rispetto alla media delle altre caldaie a pellet e garantiscono una semplicità di gestione e pulizia maggiori.

Al fine di ottenere una caldaia più sicura, pulita ed efficiente molte caldaie di alto livello prevedono sistemi di gestione e compattamento della cenere a intervalli regolari e prolungati che vanno da una settimana a tre mesi in base alla tecnologia; il sistema di pulizia lavora in automatico su turbolatori e braciere avvalendosi del processo di raschiamento meccanico; è prevista anche la pulizia automatica della testata con sistemi efficaci e resistenti e la possibilità di programmi di pulizia supplementari.

Aspetti ecologici

Caldaia a pelletIl pellet è un combustibile totalmente naturale poiché ricavato dai residui del legno ed è contraddistinto da un ottimo potere calorifero. Viene compresso ed assemblato in piccoli cilindri e la sua qualità può essere variabile, per questo vengono effettuati dei test di conformità che garantiscono la qualità del prodotto mediante apposita certificazione. Per questo motivo viene considerato un combustibile bio a tutti gli effetti.

È bene chiarire una differenza in quanto spesso si fa confusione tra caldaia a pellet e stufa alimentata analogamente; l’equivoco è giustificabile in quanto il principio base ed il combustibile non varia, ma ci sono dei fattori che differiscono e discriminano le due soluzioni. Le caldaie a pellet, ad esempio, non possono essere installate nei locali domestici ma solo in appositi locali tecnici dell’ampiezza di circa dieci metri quadri per il volume della caldaia stessa ed il serbatoio di rifornimento.

Per i condomini con sistema di riscaldamento centralizzato vengono impiegati dei silos che riescono a contenere fino a due quintali di pellet, che garantiscono un’alimentazione autonoma della durata media di una settimana di autonomia nei periodi più freddi. Al contrario, la stufa a pellet è esteticamente similare ad una qualsiasi altra stufa e può essere posizionata in casa; non prevede la presenza di un serbatoio e quindi la sua autonomia è più ridotta, ma questo non rappresenta un grosso problema vista la facile accessibilità. La stufa a pellet è in grado di riscaldare i locali più in fretta in quanto è immessa direttamente in essi.

Riassumendo la caldaia a pellet e la stufa risultano piuttosto diverse tra loro ma rappresentano entrambe ottime soluzioni ecologiche e sotto il punto di vista dell’efficienza grazie alle peculiarità positive del combustibile.

Le caldaie a pellet sono in grado di sostituire integralmente le caldaie meno recenti, per fare ciò basta fare i dovuti collegamenti, eventualmente utilizzando i tubi già presenti, preoccupandosi di montare il serbatoio oppure il silos in prossimità di essa. Per rendere questo sistema ancora migliore si può pensare di abbinare il suo funzionamento ad un sistema di pannelli solari termici che si occupi della produzione dell’acqua calda sanitaria. In questo senso le agevolazioni fiscali statali applicabili ad entrambi i sistemi rappresentano un grosso incentivo verso questa decisione, grazie anche alla maggiore convenienza economica.

Completa il sistema di riscaldamento il serbatoio per l’acqua calda sanitaria per un impianto mirato agli aspetti ecologici, del risparmio energetico ed una maggiore efficienza. Il serbatoio per l’acqua consente di conservare l’acqua calda nel corso del tempo ed anche se la caldaia fosse spenta la temperatura viene innalzata e mantenuta dall’impianto solare termico che sfrutta per l’appunto l’irraggiamento solare.

La scelta di una caldaia a pellet non richiede particolari incombenze e manutenzioni ed è adatta a tutti, ma richiede comunque qualche attenzione. Il vantaggio di alcuni tipi di stufe a pellet è che possono essere installate anche in assenza di canna fumaria, grazie al sistema di ‘tiraggio forzato’ ed alla necessità di un solo tubo da otto cm di diametro per l’espulsione dei fumi all’esterno. Questo però comporta che la caldaia può funzionare soltanto in presenza di corrente elettrica con il quale questo sistema viene alimentato; è molto importante questo dettaglio perché, soprattutto in passato, questa evenienza in coincidenza con l’attività della caldaia causava la mancata espulsione dei fumi all’esterno, che venivano accumulati nella camera di combustione, con il rischio di esplosioni, o disperdendosi all’interno dell’ambiente domestico con conseguenze davvero poco piacevoli; oggi le stufe prevedono dei blocchi automatici di sicurezza al verificarsi di queste situazioni, che spengono automaticamente la caldaia senza alcuna conseguenza negativa.

É pur vero che optando per pellet come carburante per il riscaldamento, bisogna anche considerare la necessità di uno spazio per lo stoccaggio dei sacchi; ogni confezione è composta da quindici chili di materiale e più sarà la scorta che si desidererà fare, maggiore dovrà essere lo spazio di accatastamento a disposizione. Uno svantaggio di questo sistema può essere rappresentato dalle ceneri risultanti dalla combustione; ma con i moderni metodi la cenere deve essere svuotata ad intervalli regolari non troppo vicini tra loro e la procedura è semplice e rapida da mettere in atto, senza particolari controindicazioni.

Il costo d’acquisto ed installazione di una caldaia a pellet si aggira sui 5.000 euro; ovviamente si tratta di un’indicazione generale ed il prezzo può variare in base alle caratteristiche ed alla potenza della caldaia, oltre agli eventuali optional da considerare. Passando ad una caldaia a pellet, nel caso in cui si abbia un piano cottura a gas, bisognerà considerare anche la necessità di cambiare il piano cottura, eventualmente con un sistema ad induzione. É bene ricordare che i sistemi di riscaldamento basati sul pellet sono considerati ecologici e pertanto rientrano nella possibilità di richiedere ed ottenere agevolazioni e detrazioni fiscali previste dalla legge. L’impianto inoltre dovrà essere perfettamente a norma e certificato dal tecnico; a tal fine è altamente consigliato affidarsi ad una ditta specializzata. Il pellet conviene sempre sotto molti aspetti e consente di risparmiare la metà rispetto ad un sistema a metano ed un terzo in confronto ad uno a gasolio.

Opinioni, vantaggi e svantaggi delle caldaie a pellet

Risparmio caldaia a pelletCome abbiamo già visto in precedenza scegliere di riscaldare la propria casa mediante una caldaia a biomassa come il pellet è estremamente conveniente e consigliato; in ogni caso però è necessario fare le dovute considerazioni prima di procedere all’acquisto e per questo desideriamo aggiungere qualche informazione in più riguardo a questi sistemi di riscaldamento.

Nella scelta di una caldaia a pellet, analogamente alle altre caldaie, sarà necessario valutare e far calcolare la giusta potenza in base alle esigenze dei residenti, alle dimensioni degli ambienti ed alle caratteristiche peculiari dell’immobile interessato. Sarà inoltre necessario considerare: il rendimento, il tipo di caricamento del pellet (manuale o automatico), il tipo di bruciatore ed il metodo di raccolta della cenere, la facilità d’uso e la scelta della qualità del pellet.

Il fatto che installando una caldaia a pellet non sarà necessario cambiare l’impianto di riscaldamento in uso rappresenta un grosso incentivo a sostituire la propria vecchia caldaia che con ogni probabilità consuma nettamente di più rispetto a questo sistema.

Le opinioni riguardo alla caldaia a pellet da parte di chi ne è dotato sono ampiamente positive, con il 97% degli utenti online che dichiarano di essere pienamente soddisfatti della propria decisione, soprattutto grazie ai consumi ridotti drasticamente. Da non trascurare le incombenze di caricamento e pulizia che, con ogni probabilità, il 3% che non consiglia questa soluzione aveva sottovalutato in fase d’acquisto o è incappato in una scelta errata per la singola situazione.

Una caldaia a pellet standard da 8-12 kW e ad alta efficienza deve prevedere:

  1. Alimentazione del pellet automatizzata, apposito sistema di aspirazione e capacità del serbatoio di 260 kg
  2. Elevata autonomia di funzionamento
  3. Possibilità di regolazione elettronica
  4. Pulizia facilitata ed automatica delle superfici con presenza della griglia mobile per la rimozione delle ceneri della combustione
  5. Coclea per compattare la cenere e relativo cassetto di raccolta ampio e comodo
  6. Possibilità di gestione da remoto tramite programmazione o app
  7. Bassa produzione di cenere (con svuotamento richiesto pochissime volte all’anno)

Questi elencati sono i fattori più importanti da considerare, ma ci sono anche altri dettagli minori da tenere in considerazione nell’installazione di una caldaia a pellet.

Sostituendo la vecchia caldaia con una nuova caldaia a pellet si può godere delle detrazioni fiscali al 50% o al 65% a seconda dei casi, potendo eventualmente accedere anche al Conto Termico se previsto dal tipo d’intervento effettuato nel proprio immobile.

Vantaggi

Il maggiore vantaggio del pellet in confronto alla legna è che il primo non sporca e le sue polveri sono di ridotto volume tanto da richiedere lo svuotamento raramente; in caso di caduta della polvere durante le operazioni essa risulta facilmente removibile. Il pellet è migliore anche dal punto di vista igenico visto che non è un habitat ideale per insetti ed altri animali di ridotte dimensioni, a differenza della legna.

Inoltre il pellet è notevolmente più leggero rispetto alla legna, così da rappresentare la soluzione ideale anche per i meno giovani e meno allenati che potranno caricare il serbatoio della stufa senza particolari sforzi. Volendo è possibile anche preferire caldaie a pellet di maggiori dimensioni che sono in grado di auto-alimentarsi per più tempo mediante il caricamento del pellet mediante con l’ausilio di una tramoggia.

Un altro vantaggio è la possibilità di programmazione della caldaia in base alle proprie necessità, sia da remoto che direttamente sul sistema. È dunque possibile e consigliato programmare l’accensione così da poter trovare la casa già riscaldata al rientro a casa o al risveglio.

Svantaggi

Il maggiore svantaggio del pellet è dovuto alla sua reperibilità e di conseguenza al suo prezzo. Esso è maggiormente soggetto a oscillazioni di mercato in base a motivazioni di stagionalità. Questo comunque non rappresenta un problema insormontabile in quanto è possibile ovviare a ciò acquistando il combustibile quando è in vendita in offerta e/o quando è meno richiesto come in estate, dovendo però provvedere ad un acquisto sostanzioso che richiederà spazi di stoccaggio importanti; come si accennava in precedenza dunque è molto importare avere dei locali dove poter riporre i sacchi ed eventualmente i bancali di pellet.

Un altro piccolo svantaggio delle caldaie a pellet è che esse sono comunque in minima parte alimentate dall’energia elettrica per poter funzionare, contribuendo al consumo energetico. Quando la corrente elettrica non è disponibile le caldaie a pellet non possono funzionare.

Considerati e pesati i vantaggi e gli svantaggi del riscaldamento a pellet è di immediata comprensione il motivo per cui questa soluzione è molto preferita ed il mercato del settore è in netta crescita. Grazie alla facilità d’uso, alla praticità ed alla convenienza economica il pellet sta sostituendo sempre più spesso le caldaie tradizionali e le stufe, consentendo una gestione più smart ed immediata del proprio sistema di riscaldamento.

Autonomia e consumo del pellet

Quasi tutte le caldaie sono dotate di un piccolo serbatoio integrato per una maggiore praticità, le sue dimensioni sono variabili ma solitamente esso non riesce a coprire una lunga autonomia; per questo nella maggior parte dei casi si adotta un ulteriore serbatoio esterno di dimensioni superiori (silo) che riesce a garantire un’autonomia di durata di giorni o addirittura settimane.

Il consumo orario di pellet è molto variabile in quanto dipende anche direttamente dalla qualità del legname di cui si compone il pellet stesso, dall’umidità ed altri fattori fisici. In media una caldaia a pellet in funzione alla sua potenza nominale consuma circa un quarto di chilo di combustibile all’ora per ogni chilowatt di potenza. Da questo calcolo è possibile ricavare l’autonomia di funzionamento in base alle variabili della specifica situazione ed ai valori di riferimento indicati dalle case produttrici. Il pellet, oltre che in sacchi 15 chilogrammi, viene venduto anche in sacchi da 800-1000 chili per il carico di serbatoi di elevate dimensioni che alimentano automaticamente le caldaie a pellet mediante una clochea.

Per fare il calcolo di quanti sacchi da 15 kg o bancali da 70 sacchi sono necessari per coprire l’intera stagione invernale è necessario sapere il fabbisogno energetico dell’immobile ed il rendimento della caldaia (riportato sul libretto dell’impianto).

Le caldaie a pellet sono caratterizzate da un rendimento elevato, mediamente dall’85 al 90%, con picchi anche maggiori nei modelli più evoluti e costosi. Questo aspetto rende le caldaie a pellet migliori e più convenienti rispetto alle caldaie a legna; la loro maggiore efficienza garantisce anche un minore inquinamento. Bisogna considerare comunque che i rendimenti dichiarati dai costruttori sono indicativi poiché variabili in base alle condizioni esterne ed al consumo in fase di accensione e spegnimento.